Anoressia, bulimia e altri disturbi alimentari

Maria Luisa Gargiulo • 18 luglio 2019

L’anoressia e la bulimia si possono curare con la psicoterapia.

Anoressia e bulimia sono i disturbi del comportamento alimentare più conosciuti. Con il cambiamento delle abitudini sociali, l’anoressia si sta manifestando in forme nuove rispetto a pochi anni fa. L’anoressia era un disagio prevalentemente femminile che iniziava nel periodo dell’adolescenza. Oggi questo problema è diffuso anche agli uomini, e si può presentare anche nei bambini.
È in aumento il problema del peso altalenante correlato al tono dell’umore e alla 
depressione. Molte persone non riescono a tenere stabile il peso a causa di cambi di comportamento relativi al cibo, alternando periodi di stabilità, a fasi in cui il peso si modifica in concomitanza con alterazioni dell’umore, aumento dell’ansia e della depressione. In questi periodi la persona non riesce a gestire il proprio rapporto con il cibo, perdendo abitudini che precedentemente erano ormai consolidate. Per alcuni mesi perde il vantaggio che aveva acquisito con sacrifici fatti in precedenza. Questo genera frustrazione che porta ad ulteriori problemi a gestire il cibo.
Oltre all’anoressia e alla bulimia, Vi sono altre forme di disagio meno conosciute ma ugualmente importanti.

Cosa è la Bulimia?

Nella bulimia la persona mangia compulsivamente, qualche volta con evidente aumento di peso. A volte tenta segretamente di compensare queste abbuffate con comportamenti che servono ad eliminare il cibo mangiato, ad esempio utilizzando diuretici e lassativi, oppure provocandosi il vomito.
Nelle abbuffate la persona ha la sensazione di non poter controllare la quantità di cibo che mangia, nutrendosi affannosamente, con l’impressione di farlo per riacquisire calma e sicurezza.
La 
persona bulimica vive un disagio emotivo che può portare varie conseguenze nella vita sociale, nella salute fisica e psicologica, cambiamenti corporei e qualche volta anche sbalzi di umore, ansia e depressione.
Tutto ciò può manifestarsi in forma molto lieve o più accentuata. Alcune persone riferiscono un andamento ciclico del loro umore in relazione al mangiare. Nelle crisi bulimiche la persona vive come se mangiare sia l’unica soluzione al suo stato. Successivamente si sente in colpa e qualche volta si vergogna, provando un senso di smarrimento, vuoto e depressione.

Che cosa è l’anoressia?

L’anoressia comporta una preoccupazione persistente verso il proprio peso, che la persona considera eccessivo, nonostante oggettivamente sia magra.
La persona tenta di controllare Il peso usando varie procedure dimagranti e una restrizione severa della dieta. alcuni cibi vengono parzialmente ammessi, mentre altri sono totalmente evitati. A volte ci si costringe a svolgere faticose sessioni di ginnastica, o si assumono farmaci per alterare il metabolismo per controllare il peso. Ci si controlla spesso. Qualche volta si ha una percezione della propria immagine allo specchio diversa da quella che riscontrano le altre persone. La persona si vede grassa, e tende a mal sopportare la vista di pieghe e curve.
Talvolta in questa situazione si prova anche un senso di irrequietezza, allarme e solitudine. In alcuni casi le persone agiscono in modo punitivo e autolesionistico, provocandosi dolore e sofferenza, specie nei momenti di più forte disagio.
L’anoressia è in aumento tra gli adolescenti e tra i bambini. Fino ad alcuni decenni fa si trattava di un disturbo tipicamente femminile mentre adesso si sta diffondendo anche nella popolazione maschile.
La cultura alimentare e le abitudini sociali stanno cambiando e dunque sono in aumento forme lievi di anoressia che si manifestano attraverso una restrizione selettiva di alcuni cibi, con la paura di mangiare alcune sostanze perché ritenute dannose.

Quali sono gli effetti sulla salute generale dell’anoressia?

I parenti delle persone con disturbi alimentari sono spesso preoccupati per gli effetti sulla salute quando l’anoressia e la bulimia assumono forme gravi e peggiorano sempre di più.
I problemi di anoressia possono iniziare per tanti motivi. Nel mio lavoro di psicoterapeuta ho riscontrato spesso che l’inizio della patologia ha un esordio sfumato e lontano nel tempo: La persona, non ancora anoressica, persona inizialmente si impone degli obiettivi di dimagrimento da raggiungere e quando ci riesce, vive i cambiamenti corporei di diminuzione del peso o delle taglie dei vestiti come dei traguardi raggiunti. Questo però può portare ad un escalation, perché la persona non riesce più a fermarsi, finendo con il sottoporsi ad una restrizione alimentare sempre più ferrea.
Quando la denutrizione conseguente all’anoressia provoca 
scompensi metabolici ed ormonali, nelle donne può esserci la scomparsa del ciclo mestruale (amenorrea). Questo è il segno di carenze e cambiamenti dell’equilibrio corporeo. In effetti vi possono essere molte altre conseguenze biochimiche, tra le quali un indebolimento delle ossa, danni allo smalto dei denti, problemi allo stomaco e all’esofago, alla pelle, ai capelli, scompensi cardiaci.
Queste conseguenze sono spesso il campanello d’allarme ed il primo motivo di disagio che porta le persone anoressiche a preoccuparsi della propria salute. I familiari, allarmati dalla situazione, cercano un consulto medico o psicologico.

Come curare anoressia bulimia e altri disturbi dell’alimentazione?

Nel mio lavoro di psicoterapeuta a Roma vengo contattata dalle persone che vogliono risolvere questo loro problema, oppure inizialmente anche dai familiari.
Chiedere aiuto è molto importante. Iniziare una psicoterapia è utile per evitare che piccoli problemi diventino grandi, e si guadagna tempo per ripristinare una situazione di benessere e serenità. Inoltre si possono evitare le conseguenze psicologiche, fisiche e relazionali di questa condizione. La decisione di consultare uno psicologo od un medico è spesso preceduta da tentennamenti e dubbi di sopravvalutare l’eventuale problema, oppure ostacolata da sentimenti di vergogna o di colpa.
L’approccio terapeutico più efficace va scelto a seconda delle situazioni.
La psicoterapia settimanale è necessaria per risolvere la maggioranza delle situazioni. Qualche volta specie in adolescenza, è necessario coinvolgere anche la famiglia.
In alcuni casi sono necessari interventi di equipe se la persona ha bisogno di vari tipi di professionisti (lo psicologo, il nutrizionista, l’endocrinologo eccetera).

Psicoterapia per persone con anoressia, bulimia e altri problemi alimentari

Nel mio studio di Roma seguo in psicoterapia persone con anoressia, bulimia e altri problemi psicologici legati al cibo.
Con loro conduco una psicoterapia individuale. Lavoriamo per acquisire un rapporto sereno e controllato con il cibo, ma anche per affrontare i problemi emotivi collegati al peso, all’immagine sociale, al rapporto con le altre persone e con il proprio corpo.
Inoltre la psicoterapia comprende anche l’aumento della capacità della persona di fronteggiare gli Stati di ansia, agitazione, rabbia, depressione e vuoto che prova. Questo è necessario per acquisire una padronanza maggiore. Sono importanti anche tutti gli altri aspetti della vita e della storia personale. Comprendere quello che è successo è il primo passo per poter ritrovare un nuovo equilibrio di salute e di serenità.

Se vuoi saperne di più o vuoi prendere un appuntamento: contattami al  +39 337 353604

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