Sostegno psicologico agli anziani

Maria Luisa Gargiulo • 3 febbraio 2018

L’importanza di un vero sostegno psicologico per un anziano

Quando una persona diviene depressa è necessario intervenire su tutti gli aspetti; quello psicologico, quello biologico e quello sociale. Per intervenire sugli aspetti fisici, relazionali, emotivi e cognitivi, il collante di tutto sembra essere il miglioramento dello stile di vita.

Il sostegno psicologico può aiutare a condividere i propri pensieri e sentimenti perché crea uno spazio privato nel quale la persona può sentirsi accolta, accettata, riconosciuta, sostenuta. La psicoterapia ha anche un ruolo di rafforzamento e sostegno delle capacità di fronteggiare gli eventi avversi della vita come ad esempio una vedovanza, l’inizio della inattività dato dal pensionamento, la solitudine conseguente all’allontanamento dei figli eccetera.

Il tempo prolungato a disposizione, reso libero dal termine del ciclo lavorativo, può invece essere un utile alleato per iniziare a coltivare le parti di sé precedentemente sacrificate dalle necessità del lavoro. Una psicoterapia quindi, può essere utile per accompagnare la persona verso un nuovo investimento su se stessa, per la propria salute, e per restituire piacere nelle relazioni con le persone che ama di più.

In alcuni casi, può essere necessario affiancare ad una psicoterapia anche una farmacoterapia.

Dunque accanto allo psicoterapeuta, talvolta il ruolo del medico psichiatra può essere importante.

I farmaci moderni per la depressione (gli antidepressivi) presentano meno effetti collaterali rispetto a quelli di vecchia concezione, agiscono selettivamente e sono fondamentalmente ben tollerati.

Essi però non si prestano alla automedicazione e devono essere prescritti solo da persone qualificate. Gli antidepressivi non agiscono subito ma possono dare giovamenti dopo alcune settimane dall’inizio del trattamento. Essi dunque non sono farmaci sintomatici cioè non si devono assumere al bisogno, né interrompere arbitrariamente. Siccome essi terminano il loro effetto con l’interruzione delle somministrazioni, il periodo della cura deve essere utilizzato per attuare i cambiamenti di stile di vita e le modificazioni psicologiche necessari a fronteggiare la depressione.

Sono importanti anche gli interventi sui familiari, perché spesso questi possono agire efficacemente per aiutare la persona depressa anziana a modificare il proprio stile di vita in senso positivo, curativo o e preventivo.

Il proprio ruolo familiare e il modo in cui la persona anziana viene percepita, è determinante per mantenere una immagine di sé positiva, integrata con le relazioni che intercorrono tra le persone. Quando l’anziano si percepisce escluso dalle interazioni sociali, tanto da sentire che la vita si svolge prevalentemente tra le persone delle generazioni successive, sviluppa un senso profondo d’indegnità, inutilità, esclusione.

In una società che va incontro a un aumento esponenziale delle persone della terza età, che nei prossimi anni saranno sempre più numerose, è importante ricordare che costoro avranno bisogno di sentire di avere un posto, uno scopo, un valore. Riconoscere il disagio di una persona depressa da parte dei propri familiari è molto importante per evitare di rinforzare il sentimento di vergogna, così dannoso nel funzionamento profondo delle persone depresse.

Dunque un importante ruolo dello psicologo è anche quello di aiutare i familiari a comprendere il senso di ciò che la persona depressa dice e fa. Questi interventi di psicoeducazione, sono molto utili per orientare i familiari e dare loro informazioni per adottare l’atteggiamento più adatto nelle varie situazioni e nei momenti di crisi.

Se hai bisogno di aiuto per sostenere la sofferenza che stai vivendo, prova a prendere un appuntamento.

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