Diagnosi bambini con deficit visivo
Come la psicologia può essere utile alle persone con problemi sensoriali?
Esiste un insieme di competenze e di saperi, che si riferiscono all’educazione, alla riabilitazione, alla mobilità autonoma delle persone ipovedenti e non vedenti.
Per questo motivo l’aggettivo “tiflologico” si aggiunge al nome di una disciplina, quando si vuole indicare che essa si rivolge con specifico riguardo alle persone cieche ed ipovedenti.
Dal 1993 mi occupo di progettare e realizzare servizi rivolti alle persone non vedenti ed ipovedenti, scrivo articoli e testi sulla minorazione visiva, partecipo come relatore a conferenze e congressi, in segno discipline tiflologiche in vari contesti pubblici e privati.
Opero come consulente specialmente nel settore riabilitativo, educativo e dell’autonomia delle persone con deficit visivo.
Servizi offerti
- Sostegno e assistenza psicologica in caso di diagnosi di minorazione visiva, alla persona adulta colpita da malattie degenerative, esiti traumaticio neoplastici, altre cause di insorgenza di deficit visivo nel corso della vita.
- Sostegno psicologico alla famiglia al momento edopola diagnosidi deficit visivo del bambino.
- Consulenza diagnostica funzionale e dello stato di sviluppo: consulenza per la valutazione evolutiva del bambino e dell’adolescente in caso di cecità o ipovisione, anche associata ad altre minorazioni.
- Consulenza educativa per i genitori dei bambini non vedenti ed ipovedenti, sin dai primi mesi di vita.
- Parent Training individualizzato e di gruppo per genitori di bambini con deficit visivo ed altre minorazioni aggiuntive.
- Visite domiciliari per la valutazione ambientale e del comportamento spontaneo.
- Consulenza per la scelta della o delle modalità più adeguate per la lettura e scrittura in caso di cecità o ipovisione.
- Consulenza per la valutazione del raggiungimento dei prerequisiti per la lettoscrittura braille.
- Consulenza per la scelta delle metodologie e degli ausili didattici tiflologici a partire dalla scuola dell’infanzia, fino alla scuola superiore.
- Consulenza per la realizzazione del Piano Educativo Individualizzato.
- Consulenza per la realizzazione di percorsi educativi basati anche sull’utilizzo delle tecnologie informatiche specifiche per le persone non vedenti ed ipovedenti.
- Consulenza, valutazione e sostegno psicologico specializzato, prima, durante e dopo lo svolgimento di corsi di Orientamento e Mobilità ed Autonomia Personale.
- Consulenza ambientale e valutazione dell’esistenza di barriere percettive, adeguamenti strutturali in caso di cecità o ipovisione.
Appropriatezza dei metodi e competenza specifica alla base dell’efficacia
Il bagaglio di conoscenze della tiflologia, ha origini a partire dai primi sforzi degli educatori del secolo scorso, nel trovare sistemi per agevolare l’apprendimento e l’autonomia dei ragazzi ciechi che al tempo erano residenti negli istituti. Successivamente, con l’avvento dell’integrazione scolastica e dell’inclusione sociale e lavorativa, nuovi bisogni, nuovi valori e nuovi strumenti si sono aggiunti a quelli tradizionali.
Questa competenza parte dalla capacità di comprendere profondamente la condizione soggettiva di chi ha problemi di vista, e conseguentemente le potenzialità ed i traguardi che la persona può raggiungere. Esistono metodologie specifiche e comportamenti adeguati alla condizione di minorazione visiva, che ciascuno per il proprio ruolo potrebbe acquisire. A partire da un corretto utilizzo delle tecniche di accompagnamento, all’uso efficace del linguaggio per descrivere e commentare, alla progettazione di un’organizzazione coerente degli ambienti, delle attività e degli strumenti.
È importante conoscere precisamente quale sia l’approccio comportamentale più adeguato. A volte le persone con problemi di vista, adulti e più ancora bambini, vengono aiutate da operatori o educatori i quali non hanno un’idea concreta e chiara di che cosa significhi crescere e vivere senza vedere o con limitazioni visive permanenti. Questo determina un’approssimazione nelle attività in favore delle persone cieche o ipovedenti, le quali, conseguentemente, possono sentirsi non capite nelle loro reali necessità.
È importante che chi si occupa per motivi vari delle persone ipovedenti e non vedenti, sia consapevole dell’esistenza di tutta quella branca del sapere indicata spesso come ” tiflologia “. È necessario che ciascuno, oltre ad acquisire le competenze professionali tipiche del ruolo che ricopre (educatori, riabilitatori, medici, assistenti), sia informato delle specifiche particolarità della condizione di minorazione visiva. Quando questo non è possibile, è necessario affiancare a tali operatori dei professionisti esperti specificamente formati.
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