Aiutare le persone in lutto
Aiutare le persone in lutto con la psicoterapia
Susanna ha perso il figlio e da quel giorno la sua vita non è più la stessa. Ancora dopo molti anni, prova un’inquietudine costante e qualsiasi cosa faccia, sente un dolore di sottofondo che non l’abbandona mai. Alterna periodi di fame, con altri in cui non mangia. Si ritrova a passare delle ore imbambolata in cucina, o seduta sul letto di quella che era stata la cameretta del suo ragazzo.
Come aiutare le persone in lutto, affinché ciò che è avvenuto non distrugga la forza per andare avanti?
La perdita di una persona cara è una prova difficile, alla quale si può reagire in differenti modi.
Spesso è possibile una reazione di adattamento, attraverso un lento cambiamento che coinvolge la visione stessa della vita a partire da ciò che è accaduto, verso un nuovo equilibrio. La persona attiva le proprie risorse migliori attraverso varie fasi.
Alcune persone non riescono più a trovare un punto di equilibrio, anche a distanza di molti anni dalla morte della persona cara. Seguono periodi più o meno lunghi in cui è molto difficile affrontare la nuova realtà, caratterizzati da depressione, ansia, disagi psicosomatici, ritiro sociale.
Tante storie tante differenze
Chiunque debba affrontare la morte di qualcuno, incontra difficoltà specifiche, in relazione alla propria personalità, al tipo di legame, alle circostanze alle conseguenze successive a quel decesso, e anche in base alle risorse sociali e personali a disposizione.
Ad esempio la perdita di un coniuge, di un genitore, di un fratello, di un figlio, sono situazioni molto diverse tra di loro e comportano reazioni personali specifiche, sebbene tutte contraddistinte dalla sofferenza.
Il lutto è un evento inevitabile, che fa parte della condizione stessa di essere umano. Perdere una persona significativa sembrerebbe prevedibile e naturale, eppure non si è mai abbastanza pronti.
Pensiamo alla perdita di genitori anziani oppure a situazioni in cui la morte è l’unico esito di una condizione dolorosa.
Proviamo poi a pensare a quando il lutto colpisce un bambino che perde una delle sue figure di attaccamento.
Che cosa succede in quel caso? Come può un evento tanto devastante essere fronteggiato da un bambino piccolo?
Talvolta l’esperienza della perdita è resa più traumatica dalle circostanze nelle quali è avvenuta. Ad esempio assistere ad una morte violenta determina uno shock specifico nei sopravvissuti, anche se sono entrati solo in contatto con le tracce o con la scena della situazione.
La morte in seguito a malattie gravi è invece caratterizzata per i familiari da un duplice stress: il periodo doloroso delle terapie, culminato con le cure terminali più o meno lunghe. Il congiunto dunque si trova a dover affrontare il lutto ma prima ancora anche il trauma prolungato e lo stress del periodo precedente.
Se hai bisogno di aiuto per sostenere la sofferenza che stai vivendo, contattami al +39 337 353604


