La relazione terapeutica ed educativa in assenza del canale visivo. Quali possono essere i problemi interpersonali e quali le sensibilità che si possono affinare per entrare in contatto in situazione extravisiva.
Quest’opera scaturisce da un lavoro di affinamento della musicoterapia e della riabilitazione di bambini con deficit visivo, con o senza minorazioni aggiuntive.
La Parte prima costituisce un’impalcatura di riferimento, per orientare il lettore sulle determinanti specifiche del funzionamento delle persone con problemi di vista, con particolare riguardo all’ipovisione e alla cecità primarie o precoci.
Nella Parte seconda vengono illustrate le caratteristiche peculiari proprie della musicoterapia, in particolar modo quelle che sono state le modifiche e le integrazioni al modello teorico di riferimento.
La Parte terza si focalizza sulle applicazioni pratiche.
Nei numerosi esempi riportati nel testo, sono illustrati i comportamenti dei bambini in risposta alle variazioni del setting e del comportamento del terapista. In particolare, sono stati descritti facilitatori relazionali, finalizzati ad agevolare l’instaurarsi della situazione di “attenzione condivisa” tra il bambino e il terapista, nell’ambito di un’interazione di tipo cooperativo paritetico, condizione che a volte è più difficile da raggiungere a causa della mancanza di alcune informazioni non verbali veicolate dalla vista.
Il testo è corredato da numerose schede di approfondimento e da esempi riferiti a reali esperienze di lavoro e si conclude con una postfazione di Rolando Benenzon.