Dott.ssa Maria Luisa Gargiulo

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CORONAVIRUS come i genitori possono proteggere i bambini dallo stress: 10 consigli per una buona comunicazione.

6 Marzo 2020 By Maria Luisa Gargiulo

Bambini e ragazzi in tempi di Coronavirus sono esposti a stress psicologico. L’atteggiamento concitato degli adulti, le informazioni continue sullo stesso tema, il cambiamento delle abitudini quotidiane, possono creare in loro disorientamento ed ansia.

I piccoli assorbono le emozioni provenienti da noi adulti, specie quando non hanno informazioni chiare ed un adulto di riferimento rassicurante. Possiamo aiutarli dal punto di vista psicologico, proteggendoli dallo stress, ma consentendo loro di capire che cosa sta succedendo, per attuare il miglior comportamento possibile, insieme a noi.

Coronavirus: consigli ai genitori su come comunicare ai bambini

In tempi di Coronavirus, È importante fare una buona psicoeducazione cioè fornire al bambino un clima psicologicamente adatto affinché egli possa adattarsi in modo sano alla situazione, e sentirsi protetto in questo momento così speciale della nostra vita collettiva. Il diffondersi del Coronavirus è da considerarsi un evento psicologicamente critico. Nella gestione di tutte le emergenze ci sono delle linee guida per occuparsi degli aspetti psicologici delle persone coinvolte, anche questa situazione può essere gestita con una buona comunicazione da parte di persone che il bambino sente affidabili ed emotivamente significative come i genitori, i nonni, ecc.

Fare una buona psicoeducazione su questo evento che sta condizionando fortemente le nostre vite, ci dà il vantaggio di far sentire il bambino protetto, dargli la possibilità di comprendere quello che succede, instaurare una relazione positiva basata sulla sicurezza e sul dialogo, consentirgli di fidarsi di noi.

Coronavirus, gli aspetti emotivi importanti nella comunicazione con i bambini

In questi giorni siamo tutti sopraesposti e riceviamo una grande quantità di informazioni riguardanti questa emergenza. Le notizie sono utili e contribuiscono ad aumentare le nostre risorse. Tuttavia, i messaggi allarmati, se non opportunamente dosati, possono essere difficili da gestire emotivamente per un bambino. Questo perché egli è particolarmente sensibile alla tranquillità o all’ansia degli adulti che si prendono cura di lui. Inoltre la natura profondamente sociale di noi esseri umani, ci porta a percepire il clima generale e ad esserne in qualche modo influenzati. Questo vale ovviamente anche per i piccoli. Per questo motivo è importante tenere presenti alcuni suggerimenti utili.

proteggere i bambini dallo stress

Stress psicologico da Coronavirus: 10 Cose importanti da fare nella vita quotidiana e nella comunicazione con i bambini.

  • Evitiamo il sovraccarico di informazioni ansiogene: selezioniamo le fonti di informazioni più autorevoli in modo da non essere sopraffatti da messaggi emotivamente forti che potrebbero turbarci e farci percepire come instabili da parte dei bambini con i quali viviamo o abbiamo a che fare.
  • Non nascondere e non soffocare il bisogno di capire: Scegliamo due momenti della giornata in cui ci informiamo e la fonte di informazione, anche in presenza del bambino, senza sovraesporre noi stessi e senza sottoporre il bambino ad una quantità ininterrotta di notizie e commenti ripetitive e allarmanti.
  • Selezioniamo le informazioni: I bambini hanno bisogno di informazioni reali comunicate in modo chiaro e semplice. Le notizie vanno filtrate e spiegate in base all’età, in modo che possano essere comprese.
  • Diventiamo una guida sicura: mettiamo in pratica quotidianamente ed insegnamo al bambino a seguire i consigli sulle norme di comportamento indicate dal Ministero della Salute a seconda del territorio e delle specifiche condizioni. Diventeremo quindi dei modelli positivi da cui il bambino può imparare e sentirsi protetto al di là delle parole. Quando mostriamo questi comportamenti, è importante mettere l’attenzione del bambino sulla funzione protettiva di queste azioni.
  • Parliamo di chi ci stà  aiutando: Spieghiamo con calma al bambino che ci sono persone che stanno lavorando per aiutare la collettività nell’affrontare questa situazione. Ad esempio possiamo raccontare che le regole di comportamento sono state indicate da persone che vogliono proteggerci e che si occupano della nostra salute. Queste spiegazioni gli faranno intuire la rete dei servizi nei quali si trova e gli consentiranno di sentirsi comunque parte della comunità. Questo messaggio è molto importante per aumentare il livello di sicurezza del bambino, proteggendolo nei momenti di difficoltà perchè sa di non essere solo e che la sua famiglia non è abbandonata.
  • Conserviamo le abitudini ed i riti quotidiani:  per quanto possibile è importante proseguire le abitudini della vita quotidiana senza interrompere la propria routine. In contesti emergenziali è importante ancorarsi alle abitudini perché esse aumentano il livello di certezza e prevedibilità. È importante osservare determinati orari per i pasti e per il sonno, anche  quando il bambino non deve andare a scuola.
  • Evitiamo di accumulare tensione: Per aiutare l’organismo ad abbassare la tensione è importante svolgere spesso alcune attività che hanno una funzione di scarico e allentamento del livello di allarme, ad esempio sono importanti attività fisica e passeggiate all’aria aperta. Per quanto è possibile, fare attività che aiutano a rilassarsi: yoga, training autogeno, meditazione, leggere, giardinaggio, ecc da parte dei genitori li renderà meno stressati e questo potrà essere utile nella relazione con i ragazzi.
  • Rimaniamo uniti: Far trascorrere al bambino tempo con noi e con gli altri membri della famiglia e della sua comunità, per quanto è possibile. Questo aumenterà il suo livello di sicurezza, specie se gli adulti che frequenta sono per lui dei punti di riferimento e lo accudiscono. Ciò è ancora più importante nei periodi in cui il bambino  viene fisicamente isolato dalla comunità scolastica perché non può andare a scuola. In quel periodo si può trasformare le relazioni personali con i compagni con relazioni a distanza, che lo facciano sentire comumque membro del suo gruppo.
  • Cerchiamo di essere emotivamente coerenti: I piccoli di tutte le età percepiscono le nostre incongruenze emotive ad esempio se diciamo: “è tutto normale non è successo niente “ e poi facciamo scorte alimentari, comunichiamo ansia, e modifichiamo ogni nostra abitudine senza avere +una prevedibilità degli impegni quotidiani, possiamo creare disorientamento e il bambino ci percepisce come poco credibili e quindi fa fatica a fidarsi di noi. La fiducia è indispensabile per dare sicurezza.
  • Chiedete aiuto per voi stessi se ne sentite il bisogno: Il benessere psicologico dell’adulto è collegato a quello del bambino. Ricordatevi che se non riuscite a calmare voi stessi, non potete dare sicurezza al vostro bambino. Se pensate che il vostro livello di agitazione sia molto alto e vi sentite sopraffatti dalla situazione, fatevi supportare da altri familiari o attraverso la comunità, rete di amicizie ed eventualmente consultate gli specialisti.

Coronavirus: Consulenza psicologica e sostegno psicologico a distanza

Se hai bisogno di aiuto in questa situazione, ricorda che è possibile ottenere la mia consulenza psicologica a distanza mediante appuntamento in videochiamata

In questo periodo di alto allarme sociale e restrizione delle nostre attività, è piu che mai importante prendersi cura del nostro benessere psicologico.

Stò continuando a prendermi cura delle persone  perché voglio fare la mia parte in questo momento cosi  speciale della nostra vita collettiva.

Per questo continuo a seguire i miei pazienti in psicoterapia, e per tutti gli altri ho messo a disposizione un servizio di consulenza e sostegno psicologico a distanza.

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