In certi casi i genitori cercano alleanza nel figlio, specie quando vivono una situazione di alto conflitto relazionale o separazione . questo può causare un problema emotivo e psicologico nei bambini a causa della perdita emotiva che ne deriva per loro.
“… da che parte stai?…”
Qualche volta un genitore agisce cercando alleanza e comprensione nel figlio, specie quando si sente frustrato da una situazione molto conflittuale . È più facile che questa ricerca di alleanza verso il figlio, avvenga nei momenti di tensione e quando vive un senso di ingiustizia riguardo alla relazione con il suo partner o ex..
Il motivo consapevole di questo atteggiamento è quello di creare un buon dialogo con il figlio, ma qualche volta si fa confusione tra il dialogo e la ricerca di alleanza, ovviamente senza volerlo.
Questo meccanismo per un genitore nei momenti di alta conflittualità di coppia, è molto naturale e viene attuato piu spesso di quanto ci si accorga.
Da cosa dipende ?
Dipende dal fatto che quando percepiamo qualcuno come nemico, tendiamo a cercare sostegno e comprensione. Per Avere solidarietà e conforto cerchiamo in qualche modo un alleato, dalla nostra parte, contro qualcuno che accusiamo, di starci facendo del male
avere un alleato ci può far sentire difesi e sostenuti e ci può dare la conferma che abbiamo ragione. Quindi è comprensibile che una persona, sentendosi ferita o maltrattata dal suo ex partner, cerchi conforto, solidarietà, per le ingiustizie subite.
E fin qui sarebbe tutto ok ma quando un genitore si lamenta con suo figlio di ciò che ha fatto l’altro genitore, e chiede alleanza contro l’altro genitore, ci possono essere conseguenze negative nei bambini
Perché questo modo di relazionarsi del genitore può creare problemi ai bambini?
Non dobbiamo dimenticare che il figlio al quale si chiede alleanza, è coinvolto emotivamente con entrambi i contendenti
Mentre i grandi si accusano di qualcosa che cercano alleanze per i torti subiti, il bambino si trova in una triangolazione dove c’è un accusatore e un accusato ed entrambi tentano di portarlo dalla propria parte.
Inevitabilmente Egli sentirà che gli si chiede di prendere una posizione.
In questo caso il bambino si trova in una situazione emotivamente difficile, perché qualsiasi posizione emotiva assuma, perderà qualcuno.
Vediamo come:
I 3 scacchi matti della triangolazione
Vediamo i 3 scenari emotivi alternativi in cui il bambino si può trovare, all’interno di una triangolazione tra due genitori contendenti e che si accusano reciprocamente.
a) Se il bambino empatizza con la sofferenza del genitore ferito e si allea con lui, deve giustificare dentro di sé, i sentimenti di rabbia e paura che prova verso il genitore accusato, l’immagine negativa che avrà di lui.
b) Se a bisogno di salvare in qualche modo la sua relazione verso il genitore accusato, deve trovare una giustificazione al suo comportamento, dandone una spiegazione al livello della sua età. Per esempio può credere che il genitore accusatore si meriti il torto subito perché cattivo, oppure che ciò non sia mai avvenuto e che pertanto il genitore che si lamenta è un bugiardo, e comunque inaffidabile.
c) Anche qualora il bambino Disinvesta contemporaneamente su entrambi i genitori e non si allei con nessuno, egli si sentirà solo, usato, e avrà avuto la sensazione di non essere talmente importante né sufficientemente amato, giacché sperimenta direttamente che i suoi genitori sono più impegnati a combattersi che a proteggerlo dalla loro reciproca lotta.
Possibili conseguenze
Il modo in cui il bambino impara a reagire nelle triangolazioni, può determinare molto del suo modo di vivere le relazioni anche in futuro.
> Il figlio può imparare a diffidare sul motivo che spinge le persone a comportarsi, divenendo sospettoso, per il timore che lo si voglia coinvolgere in qualche contesa.
> Il figlio prova spesso rabbia e aggressività e questo attiva il suo sistema di difesa e il suo sistema agonistico. Questo significa che viene educato costantemente alla sfida delle persone autorevoli e alla contesa con i pari, perché ogni posizione autorevole è stata messa sempre in discussione e dunque si aspetta che ciò avvenga anche in altre relazioni.
> Potrebbe invece sviluppare un comportamento passivo e acquiescente, determinato dall’esperienza di fallimento che ha vissuto quando ha cercato di risolvere i conflitti, che le sue risorse di bambino non sono state in grado di gestire.
Nel prossimo articolo vedremo cosa si può fare per cercare di superare la triangolazione tra i genitori in crisi ed evitare che i problemi di coppia possano condizionare il bambino, offrendogli un clima più adatto alla sua crescita.
Dalla teoria alla pratica
Se sei arrivato in fondo a questo articolo vuol dire che questi argomenti ti interessano.
Capire cosa sta succedendo nella tua situazione specifica e come migliorare la comunicazione, ti può servire per aumentare la serenità del bambino e offrirgli un clima migliore, più rispondente ai suoi bisogni.
Se hai bisogno di aiuto o anche solo di un consiglio, prova a prendere un appuntamento.
Maria Luisa Gargiulo